Pagina (1039/1507)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Non credo che ciò costituisca nessun merito, ci vuol ben altro; è un'abilità affatto materiale, e di cui non tenni e non tengo nessun conto; ma è però una circostanza per la quale, secondo tutte le probabilità, io posso dire di portar sicuri i miei colpi. Ora, accettando di misurarmi col padre di costei, io sentirei obbligo di lasciarmi ammazzare, e di condurre l'orribil gioco in modo, come se io non sapessi tener ferro in mano. Ecco perchè mi rifiuto. Vi prego adunque di riferire tutto ciò al conte; vi prego di protestargli, ch'io non ho mai creduto di portar offesa nè all'onor suo, nè a quello della sua casa. Credevo inoltre che un prode soldato della repubblica francese non dovesse avere gl'illiberali pregiudizj di quella casta, per distruggere la quale una falange gloriosa di pensatori e di eroi riputò azione santa il versar torrenti di sangue sull'altare della patria. Vi ripeto di ripetere ciò al conte; e mi lusingo che vorrà cambiar propositi.
     
     
      IX
     
      Il Ballabio e il Paoli, ammirati dalle parole del capitano Baroggi, riferirono tutto al conte S..., e si giovarono dell'influenza che sapevano di potere esercitare sull'animo di lui per placarlo e distoglierlo da quel partito disperato ed inumano; e ci fu un momento in cui il conte parve piegarsi a tante rimostranze; e davvero che se i padrini avessero in quel punto troncato ogni discorso, forse ogni cosa sarebbe finita; ma il Ballabio, e fu una mancanza di tatto, che non è possibile perdonargli, venne a toccare al conte dell'incomparabile bravura che il Baroggi aveva nell'uso della spada e dello squadrone, e che per ciò appunto esso aveva protestato di voler piuttosto lasciarsi ammazzare che opporre colpo ai colpi del conte.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Ballabio Paoli Baroggi Ballabio Baroggi