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      Essa dunque era muta e immobile. I due ufficiali la guardavano con ammirazione e con pietà; nulla v'ha di più bello e affascinante della bellezza femminile e della gioventù, quando, ad onta della calma, rivela nel proprio aspetto le impronte di un immenso dolore.
      - Vedrete che tutto finirà bene, le disse uno degli ufficiali.
      - Non spero nulla. Soltanto vi supplico a ottenermi qui dal capitano il permesso di venir anch'io presso al luogo del duello. Vi prometto che starò immobile al mio posto, come uno de' sepolcri che stanno lungo la via Appia. Qui sola non potrei resistere allo spasimo. Là, a due passi dal sito fatale, la notizia dell'esito potrà essermi recata da voi in pochi minuti. Non credo che ci sia nessuna sconvenienza in ciò.
      - Capitano, soggiunse allora, uno de' due padrini, noi portiamo la persuasione ch'ella possa ben venire a pochi passi di distanza da noi. Costei è una donna-uomo. Vi supplichiamo a concederle quanto ella chiede.
      - Essa faccia quel che più desidera, rispose il Baroggi, prendendo per mano e baciando la sua Paolina. Costei non sarà mai per far cosa che possa compromettere d'un punto la fama dell'uomo di cui ebbe la generosa bontà di voler dividere i destini.
      Proferendo queste parole, preceduto dagli altri, uscì e discese; poi, quando fu al piede dello scalone, riabbracciando e ribaciando e salutando la sua donna, la mise a star sola in una carrozza, ponendo a' suoi ordini un uomo che serviva nell'albergo, ed egli salì nell'altra, insieme coi due ufficiali padrini.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Appia Baroggi Paolina