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      Il sentimento reciproco, che spesso comanda l'indulgenza anche sui trascorsi e sulle colpe, in questi casi non è nemmeno sottinteso, pur se fosse vero.
      Tornando a Beauharnais, sebbene colle donne fosse ognora gentile e cortese fin a toccare le linee barocche del Galateo, avvenne che arrivò il tempo che non potè più nascondere il senso d'uggia e di noia che gli destava la presenza dell'avvocatessa Falchi. Com'è naturale, ella se ne accorse, e fremette. Diciamo fremette, perch'ella non era capace di altra sensazione; non fu abbattimento il suo, nè dolore; non sentì che quell'ira, la quale è capace di ulcerare e tormentare come la pece greca.
      Non sappiamo in che dramma Metastasio abbia detto che:
     
      .......L'offensore obliaE non l'offeso il ricevuto oltraggio.
     
      Questo è sì vero, che il vicerè, il quale in cinque anni ebbe tante volte a lasciar Milano, dovette combattere in tante battaglie, adempire a tanti mandati dell'imperatore, si dimenticò quasi affatto della signora Falchi, anche perchè la combinazione volle che non si avessero mai a vedere. Ma se il vicerè che, per certi principj strani di diritto privato, era l'offensore, si dimenticò di tutto, non se ne dimenticò l'avvocatessa. È certo che non dimagrò, anzi ingrassò vistosamente; è certo che continuò a godere giocondamente il bel mondo e il bel tempo e le ricchezze che crescevano in proporzione geometrica; ma è certo altresì che, se anche in mezzo alla gioja convivale, se anche nell'ebbra vivacità provocata dal Gattinara, per cui, da vera laghista, ella aveva una passione dichiarata, un discorso fortuito le richiamasse in memoria quel fatto, ella sentiva ancora fitto in gola quell'osso, che non voleva andar giù, per quanto Lieo ci versasse sopra.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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