Pagina (1130/1507)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Egli è vero che il giovinotto aveva già detto qualche cosa a taluno de' suoi amici, egli è vero inoltre che anche altri in quella notte s'accorsero che qualche cosa c'era stato tra il vicerè e la contessina. Ma le dicerie si fermarono tutte a molti passi di distanza dal conte; ma se il bel mondo parlò e sparlò dell'avvenuto, il conte per assai tempo visse nella più profonda oscurità, e la contessina, ritornata nei silenzj casalinghi, dopo aver ripensato con orrore al pericolo fuggito, giurò, per quanto il cuore le gemesse e la passione la straziasse in mille modi, di non mettersi mai più al punto di trovarsi da sola a solo col vicerè. E attenne la promessa e il giuramento; e non ebbe in seguito ad incolparsi d'altro che di pensieri ed aspirazioni sentimentali, e fu tanto modesta seco, che non si ascrisse a merito, come bene avrebbe potuto, l'essere fuggita così deliberatamente dal vicerè che volea trarla a perdizione. Tutto adunque sembrò finito in quella notte. Il dramma incominciato con grande aspettazione erasi sciolto in nulla, tra un pentimento, un dispetto fuggitivo, uno sbadiglio e un consiglio prudenziale. Ma sinchè si è vivi, se durano le speranze, sono anche incessanti i timori e ognor presenti i pericoli: e dovevano trascorrere due anni prima che quel bacio fatale, come una morsicatura di cane idrofobo, avesse a ricomparire nelle sue conseguenze con sintomi i più esiziali.
      Chi avrebbe detto al ministro Prina, quando perorò a vantaggio della felicità domestica dei conjugi Aquila, che più che mai aveva perorato per sè? Chi avrebbe detto ai più veggenti, che la prima volta che fosse giunta all'orecchio del conte la notizia di quell'avventura galante, il destino avrebbe in quel dì stesso segnata una sentenza di morte; e che del famoso eccidio sarebbesi in quel giorno cominciata a tessere la prima trama?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Prina Aquila