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      Fu precisamente così; e ancora mi vien voglia di ridere quando penso a quell'avventura.
      - Tutto va bene, rispondeva il conte ridendo e divertendosi molto dello spettacolo di quella insolita sfacciataggine; ma pensate che, parlando, siete uscita di strada, e avete trovato la maniera di darvi torto da voi stessa.
      - In che maniera?
      - È presto capito. - Se voi trovate tanto giusto che le donne facciano il loro comodo...
      - Io non ho detto questo...
      - Ma all'entusiasmo con cui ne parlate... bisogna conchiudere...
      - Io parlo di quello che ho fatto io... eppoi sì... giacchè è detta... la lascio andare... Le donne hanno tutto il diritto di fare il loro piacere; e in ogni modo, anche senza avere l'approvazione del ministro di giustizia e dell'arcivescovo, non verranno mai da voi altri a chiedervi il permesso quando...
      - Ebbene, vi piglio in parola; e tornando al punto da cui siamo partiti, il principe Beauharnais è nato fatto per convertire in obbligo legale i vostri desiderj.
      - Ed ecco ciò che non voglio. Credevate, signor conte, che queste tre bottiglie da me vuotate mi avessero fatto uscire di testa il mio argomento... Tutt'altro... Anzi sento che lo chambertin mi ha rischiarato mirabilmente le idee... Torno adunque a dirvi che con quella facilità che abbiamo noi donne di fare spuntar le corna anche sulla testa la più grande, la più nobile e la più perfetta, è necessario che il vicerè vada all'inferno...
      - Ma non vi accorgete della contraddizione?
      - Che altri non mi abbia a comprendere, può esser possibile.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Beauharnais