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      Pensate voi a questo, e comperate tutto a nome vostro, o per persona da dichiararsi. Di me non voglio che si sappia e si dica nulla. Non è il momento.
      - Eccellenza, con queste vostre disposizioni, che quasi mi sembrano testamentarie, voi mi mettete in grande timore. Ma, in conclusione, che cosa pensate sarà per nascere da questo orrendo temporale che ci minaccia e continua da tre mesi?
      - Quello che suol sempre succedere dopo i temporali. L'aria più fresca, il sereno più netto, il sole più ridente.
      - Uhm!!! Vorrei crederlo anch'io. Ma intanto, perchè mi avete dato gli ordini che mi avete dato?
      - Ma per potere appunto godere a suo tempo dell'aria, del sereno e del sole che verrà. Ora non posso dissimularmi ch'io sono detestato dai Milanesi. È fuoco di paglia, lo so; com'è un fuoco di paglia l'odio che si porta all'imperatore e al vicerè. Ma intanto convien mettere al sicuro quella ricchezza colla quale si è tutto quello che si vuole, e senza della quale si è nulla.
      - Ma che cosa dunque, eccellenza, sarà per succedere?
      - Io voglio pensare al peggio possibile...
      - Ebbene...
      - L'imperatore sarà battuto e costretto a ritirarsi in Francia.
      - E poi....
      - Non vi basta? Ma credete voi che l'imperatore d'Austria voglia lasciar senza regno il marito di sua figlia? Tutto ciò adunque che può accadere di peggio è che Napoleone debba accontentarsi della Francia, e restituire quanto ha tolto agli altri. In questo caso le sconfitte frutteranno a lui e ai sudditi un benessere che non si sarebbe mai potuto ottenere colle vittorie.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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