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      Quegli sparsi drappelli rappresentavano tutte le gradazioni della società, tutti i toni dello spirito pubblico; dall'apprensione calma e ragionevole di chi pensa e pondera il male ed il bene senza passione e senza ira, fino all'impazienza e alla concitazione fremebonda di chi vuol tagliare ogni nodo senza indugio e senza ponderare nè il meglio nè il peggio. Si vedevano uomini ben vestiti, giovinotti eleganti, parecchi ufficiali della guardia civica in uniforme; si vedevano gironzare lungo la roggia che lambe il giardino della Villa Reale alquante giacchette di velluto e di fustagno, che di tant'in tanto si fermavano ad adocchiare d'intorno, con guardature sinistre e provocanti.
      Alcune persone d'aspetto tranquillo e signorilmente vestite, tenendosi discoste dagli altri crocchj, discorrevano fra di loro.
      - La giornata vuol essere torbida.
      - Oggi i senatori pagheranno anche la sopratassa del loro stipendio.
      - Pare anche a me. Più d'un'uniforme deve andare all'aria.
      - Ma quel che più mi fa senso è che, mentre da noi tutti si sente il temporale nelle ossa, l'autorità non se ne dia punto per intesa.
      - E a me par tutto il contrario.
      - Come?
      - Può darsi che io mi pigli un abbaglio; ma l'autorità... voglio dire la polizia e il comando militare... par che desiderino dar mano a quelle berrette e cappello che vedete laggiù. Stamattina dunque tutta la gendarmeria è uscita da porta Orientale; perchè? in Milano non vi è un mezzo battaglione di coscritti; perchè? mentre a Cremona ci son due reggimenti di granatieri e due squadroni di cavalleria, non si potevano far venire a Milano, dopo tutto quello che, in seguito all'ultima seduta del Senato, ad alta voce si disse in pubblico?


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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