Pagina (1310/1507)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      .. il quale l'ha preso a proteggere presso il direttore di Polizia. Figurati che società! Ti consiglio a tornare un altro giorno.
      - Non ho tempo d'aspettare; devo parlare al marchese oggi.
      - Ma dimmi tutto a me. Di che si tratta?
      - Si tratta che devo parlare al marchese, a lui, a lui solo, a lui subito, per un affare della più grande importanza... e sono stanco di fare anticamera; ma che diamine aspetta a tornare il servitore che mi ha annunziato? Teme forse il marchese che io lo mangi?... Non lo mangerò... Va dunque tu stesso a dirglielo.
      Il modo riciso ed aspro, onde il Suardi aveva risposto al conte Alberico, determinò quest'ultimo a far l'ambasciata presso il marchese, in maniera da sollecitarlo ad accordare l'udienza domandata; e ciò anche pel desiderio di venire a saper subito egli stesso di che grave affare potesse trattarsi. Il marchese disse dunque al domestico di far passare in un'altra sala quel signore che aspettava.
      Il servo fece il suo dovere; il Suardi fu introdotto in un'altra camera; poco di poi v'entrò anche il marchese.
      La presunzione, che il vecchio Galantino avesse avuto la parte esecutiva in quella faccenda del testamento, che era la storia arcana di famiglia; e l'altra presunzione, che il conte F... ne fosse stato la parte principale e direttiva, per cento ragioni e cento indizj e per delle rivelazioni sfuggite ai vecchi servitori di casa, eransi radicate nella mente del marchese; ed eran passate al grado di convinzione, allorchè venne presentato al tribunale il testamento in originale.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Polizia Suardi Alberico Suardi Galantino