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      I parenti della ragazza conoscevano il conte B...i appena di nome; tuttavia, per quanto vivessero fuori del mondo, era giunta fino a loro la notizia della torbida vita di colui, e ne fecero motto a monsignore; ma egli tosto lor contrappose. che se esso aveva avuto un cattivo passato, era da ascriversi al bollore della gioventù, all'inesperienza, all'essere stato disgraziato nella scelta delle mogli; che, di presente, quantunque fosse ancora in freschissima età, non era però più in quella procellosa stagione della vita, in cui tutti gli uomini, quelli eziandio destinati a diventare sapientissimi, non mancano di fare sovente i loro stramazzoni; che esso avea parlato in modo, aveva espressa una tale deferenza per la fanciulla, aveva così altamente protestato che soltanto per quel matrimonio avrebbe ottenuta quella tranquillità d'animo che non ebbe mai prima e per mancanza della quale potè far cose di cui tanto si vergognava e si pentiva; che meritava assolutamente di esser preso in considerazione; e per conseguenza, dal lato di loro e della ragazza, l'annuire a una tale proposta, non era soltanto un colpo di fortuna inaspettato, un beneficio della Provvidenza, la quale esibiva alla ragazza tutti gli agi della vita, mentre le faceva scansare tanti pericoli; ma era una buona azione, un'opera meritoria, un mettersi sicuramente sulla via del Signore. I genitori guardarono alla figlia, come a dire: Che te ne pare? Ma la figlia non rispose nulla: onde monsignore, conchiudendo che, in ogni modo, la questione di un matrimonio essendo sempre una cosa gravissima, meritava il più maturo consiglio, si licenziò dicendo ai genitori che sarebbe ritornato a sentire le loro deliberazioni, e che intanto egli avrebbe pregato il cielo perchè volesse inspirarli.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Provvidenza