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      Ma egli aveva quel - parlar facondo lusinghiero e scorto - ond'č caratteristico l'Alete della Gerusalemme, sebbene non fosse sorto come Alete tra le brutture della plebe, chč anzi era nato da una famiglia onestissima e stimata, e non fosse perverso e calunniatore come quel personaggio del Tasso.
      Ma il suo parlar facondo e i suoi modi flessuosi e un viso dove pareva che la sinceritą e il candore avessero posta la loro sede preferita, facevan di specchietto incantatore con tutti, e lo mettevan tosto nelle grazie di quanti avvicinava. Avendo fatto letture svariate, essendo fornito di straordinaria memoria, di percezione prontissima e sagace, parlava d'ogni cosa e in qualunque ramo, come se quello fosse l'oggetto appunto della sua professione. Dato il caso che, per modo d'esempio, il discorso fosse caduto sui cinti elastici, avrebbe dato da pensare anche al Pioroni, anche al Corbetta. Questa eccezionale qualitą gli metteva nelle mani quasi a dire il biglietto d'ingresso per tutte le classi, per tutte le professioni, per ogni qualitą di persone, sapendo opportunamente toccar le corde che oscillavano pił grate all'orecchio di ciascuno. E codesto ei faceva anche senza intenti speciali, ma soltanto per appagare un bisogno spontaneo della sua mente e dell'indole sua.
      Se ne vogliamo una prova, possiamo ottenerla subito a proposito del nostro Baroggi.
      Dopo avere intrattenuto quest'ultimo colla relazione delle pratiche ch'egli aveva fatto presso il marchese F..., affinchč questi si piegasse a levar la querela mossa contro il Suardi; dopo avergli detto come la prima volta lo aveva trovato inesorabile, e la seconda invece, con sua gran meraviglia, arrendevolissimo, al punto che gli parve avesse pił volontą il marchese di far mettere in libertą il Suardi, che questi di uscire all'aperto; dopo aver dato le pił belle speranze al Baroggi relativamente all'ereditą in contestazione pel fatto inatteso che il notajo Agudio aveva scritto una lettera al direttore Gehausen, e un'altra al presidente del Tribunale Civile, informandoli come egli avesse consegnati nelle mani dell'avvocato Gambarana e dell'avvocato Falchi dei documenti importanti trovati nell'archivio del defunto dottor Macchi, dopo aver risposto ad alcune domande del Bichinkommer, che in quel punto erasi presentato per congratularsi e stringer la mano al Suardi:


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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