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      Il secondo non sapeva nulla di quello che aveva fatto il primo, e tutto sprofondato com'era da qualche giorno nei pensieri e nelle cure del paese, non conosceva nulla affatto del così detto Gazzettino di quel mondo che, quando non fa nulla, fa peggio. Ma alla tavola ove pranzavano e a tutti i tavolini che lor stavano intorno e dappresso, non si parlava che del rapimento dei nani e dello scandalo fatto subire ad alcune dame milanesi. Queste, com'è naturale, avevan taciuto quello che ai nani premeva invece di raccontare, perchè un certo senso d'orgoglio e l'idea di una specie di trionfo aveva fatto passare il dolore e l'avvilimento delle bastonate ricevute. Tenuto conto di tutto, e messo insieme il dare e l'avere, all'ultimo essi furono ben contenti d'essere stati rapiti; onde fu precisamente per opera loro se lo scandalo venne a propalarsi. Il Baroggi, che non comprendeva nulla di quei discorsi, ne domandò la spiegazione all'amico, che gliela diede amplissima, confessando la brutta parte che, colle buone intenzioni del mondo, esso aveva avuto in quel fatto.
      - Oh mi pento davvero, esclamò allora il Baroggi, di aver dato ascolto al Suardi e d'essere entrato a far parte di questa compagnia; ma come ti dissi già altre volte, per ammenda degli altrui falli e dei nostri, come si pensa a convertire in medicina anche i veleni, bisogna provvedere a convertire in qualche bene anche questo malanno. Molti giovani gli ho già convertiti, e trovai buonissimi terreni. Adesso bisognerà pensare a cavar partito anche dalle schiume più ribelli.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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