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      - E che pensi di fare?
      - Non so che cosa risponderti; la mia testa è confusa. - Lasciami tempo a riflettere. - Domani uscirò di casa; alle ore due mi troverò nel tempio della Maddalena.
      E si lasciarono.
      Il dì dopo venne; ma Stefania era tutta mutata; non vedeva che i pericoli ed occasioni di disonorarsi in faccia al mondo..
      Il Baroggi si aperse allora col dottore Broussais, e lo supplicò d'adoperare la sua autorevole parola di medico e di filosofo per indurre quella donna a salvare se stessa.
      Il dottore parlò, ma con poco frutto; e Stefania trasse innanzi assai tempo, sempre tentennando tra il desiderio ardente di appagare il suo Giunio, e lo sgomento di compromettersi e di fare un passo falso.
     
     
      XI
     
      Una mattina il Baroggi sente picchiare all'uscio dell'abitazione. - Era il dottor Broussais.
      - Caro Giunio, forse ho trovato il mezzo di poter indurre quella vostra infelice donna ad accettare la proposta. Un tal Samuele Mircki, banchiere di Berlino, si ammalò a Parigi, ed è in mia cura da un mese. Della lotteria di Baden-Baden possiede, tra gli altri, il biglietto che gli dà la vincita di quarantacinque mila fiorini. Stamattina mi parlò egli stesso di questa vincita. Questo fatto mi fece balenare un pensiero. Voi pagate al banchiere i quarantacinque mila fiorini, e ritirate il biglietto. Siccome è da un anno che su tutti i canti di Parigi l'avviso gigante di tal lotteria offende gli occhi anche dei ciechi, e la contessa può benissimo aver preso di que' biglietti; così voi lo passate a lei; ella lo mostra al marito; niente di più naturale che chi ha comperato un biglietto, possa anche vincere.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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