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      In verità è comica. Però una notte passa presto e domani sarete messo in libertà, perché questo non è luogo da principi
      .
      La leggera ironia di queste parole parve che desse molta noia al mio compagno, il quale rispose molto commosso:
      E sempre principe! È forse un mio delitto se sono nato tale? Vorrei essere figliuolo di un operaio; allora forse non avreste tanta stizza contro di me
      .
      Vi assicuro che non ho contro di voi alcuna stizza: prendete troppo sul serio un semplice scherzorisposi vivamente commosso dalla ingenuità delle sue parole e più ancora dal tono con cui furono proferite.
      Ma sì che voi m'odiate: prima d'ora posso averlo meritato: era giusto, lo confesso; ma ora che fo di tutto per farne ammenda, è una vera crudeltà che mi trattiate con tanto disprezzo e con tanto sospetto
      .
      Voi mi attribuite sentimenti che non ho per nulla. Se prima d'ora...
      . "Non parlo del passato" interruppe il principe "parlo del presente, di questo momento che siamo qui a colloquio. Potreste voi dire che non diffidate di me? Credete che io sia cieco? Che non sappia quello che si sta facendo? Che è questo il giorno fissato per l'azione? Ma io sono avuto in sospetto e creduto un codardo ed una spia".
      Rimasi muto per la meraviglia. Come ha potuto essere così bene informato?
      Eppurecontinuò il principe sciogliendosi in lacrime, "eppure non sono né l'uno e né l'altro. Nessuno odia Anastasio più di me; e nessun altro forse più di me potrebbe aiutarvi ad abbatterlo, se aveste un po' di fiducia in me".
      Pensai un istante, e poi, col tono più grave e più solenne, dissi:


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Lorenzo Benoni ovvero scene della vita di un italiano
di Giovanni Ruffini
pagine 471

   





Anastasio