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      Governo ed opposizione a faccia a faccia. "Due scudi al mese!" grida la servetta, che si suppone andare in cerca di padrone, "due scudi al mese ad una come me! Andate al diavolo, pezzo di tanghero!" (risa prolungate degli spettatori). "Son sempre gli stessi, questi polentai". (Verso il pubblico). "Morti di fame e senza un quattrino in tasca, vengono ad ingrassarsi alle nostre spalle". I più dei presenti che appartengono all'opposizione, coprono d'applausi queste gentili allusioni al cibo preferito e alla povertà proverbiale in Genova dei Piemontesi.
      Poco più in là, una balia con neri mustacci e con un bambino di legno in braccio dà la baia ad un vecchio Adone, che ha serrato in un angolo. Questa balia, a quanto dicono i circostanti, porta il terrore dovunque va perché sa i fatti di tutti e di ciascuno. Invano il poveruomo al quale quelle burle vanno poco a genio, cerca di scansarsi, invano, dico; poiché la barbara balia lo perseguita, senza pietà né misericordia, e non gli dà pace finché non le abbia detto la bottega in cui ha comprato la sua bionda parrucca. A queste parole il damerino monta in collera, per cui il pubblico ride anche più sgangheratamente. Ma batte la mezzanotte ed è tempo d'andare a raggiungere Cesare.
      Egli non era ancora nella sala, dove avevamo fissato di trovarci. Perciò mi posi a sedere, osservando l'onda animata e di tutti i colori che mi passava dinanzi. Di tratto in tratto qualche maschera gridava il mio nome, e in atto di minaccia scherzosa alzava il dito contro di me.


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Lorenzo Benoni ovvero scene della vita di un italiano
di Giovanni Ruffini
pagine 471

   





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