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      Con tutta l'anima
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      Ti sei formata un'idea chiara dei terribili doveri che stai per addossarti? Sai tu che appena dato il solenne giuramento, il tuo braccio, le tue sostanze, la tua vita, insomma tutto te stesso, non apparterranno più a te, ma all'Ordine? Sei tu pronto a morire mille volte, anziché rivelare i segreti della società? Sei tu disposto a obbedire ciecamente e a rinunziare alla tua volontà dinanzi ai tuoi superiori dell'Ordine?
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      Sicuramente. Se mi fosse comandato d'aprir la finestra e gittarmi giù a capofitto, non esiterei un istante
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      Quali sono i tuoi diritti per entrare nella Confraternita degli uomini liberi?
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      Io non ne ho alcuno, eccetto l'amore della patria e il fermo proposito di contribuire alla sua liberazione, o morir nella prova
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      Mentre queste parole mi sgorgavano dal petto bollente come lava, vidi, o mi parve di vedere, le cortine dell'alcova muoversi insensibilmente. Fu un'illusione, o qualcuno v'era nascosto dietro? Non mi fermai su questa circostanza, perché poco importa un mistero di più o di meno in un mistero sì grande.
      Finito l'interrogatorio, il Presidente mi fece mettere in ginocchio e ripetere la formula del giuramento, che pronunziò a voce alta e distinta, fermandosi con enfasi sulle frasi più significative. Ciò fatto, aggiunse: "Prendi una sedia e mettiti a sedere; ora puoi farlo, poiché sei de' nostri".
      Obbedii. Mi fu imposto un nome d'adozione e mi furono insegnate alcune misteriose parole e segni, perché potessi farmi conoscere ai miei confratelli, ma coll'espresso comando di non farne uso, fuorché in caso di necessità.


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Lorenzo Benoni ovvero scene della vita di un italiano
di Giovanni Ruffini
pagine 471

   





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