Pagina (256/471)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Chi la manda?
      dissi io prendendo la lettera che ella mi porgeva.
      Non lo somi rispose sgarbatamente. "L'uomo che l'ha portata, disse che voi lo saprete".
      Era una bella letterina, elegante e profumata. Il sigillo mostrava un piccolo Cupido coll'indice sulle labbra ed il motto "Discrezione". Mentre io la esaminavo, la Santina soggiunse: "È una lettera d'una signora".
      Come lo sai tu?
      .
      Ne son certa; guardateci
      . Apersi la lettera e detti una scorsa alle poche righe. La Santina aveva ragione. Sentii come una fiamma guizzarmi da capo a piedi.
      Non ve l'avevo detto ioriprese la Santina arricciando le labbra.
      Via, via, non mi far la pazzerella!
      e corsi in camera. La lettera diceva così:
      Conosco il vostro segreto e so a qual coraggiosa impresa vi siete dedicato. Un'anima come la vostra non ha bisogno d'incorraggiamenti, ma voi non disdegnerete certamente che un'altr'anima s'interessi a voi e vi accompagni coi suoi più fervidi voti. Se questa simpatia non vi è sgradita, siate domani all'Acquasola tra le quattro e le sei pomeridiane, e mettetevi nell'occhiello dell'abito una camelia bianca. Non parlate di ciò ad anima viva.
      Voi ora non mi conoscete, ma a tempo e luogo saprete chi sono, se pure sarete discreto. Intanto pensate qualche volta a colei che spesso pensa a voi".
      La prima impressione di questa lettera fu quasi penosa per il suo calore. È strano che gli effetti d'una gran gioia e d'un gran dolore si somiglino molto tra loro. Il mio cuore batteva fitto fitto, come se volesse uscire dalla sua prigione e andare incontro alla bella sconosciuta.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lorenzo Benoni ovvero scene della vita di un italiano
di Giovanni Ruffini
pagine 471

   





Cupido Santina Santina Santina Acquasola