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      Il tempo ci ha fatto conoscere differenze di sentimenti e di abitudini fra noi due, assolutamente inconciliabili: in una parola, la prova è riuscita male. Diamo finalmente sfogo alla verità. Voi non mi avete mai amato".
      Può darsiinterruppe bruscamente Lilla "ma non lo so bene: questo so", aggiunse con calore, "che fin dal giorno che..." e si arrestò; quindi cangiando tono: "Noi dobbiamo essere amici o nemici alla morte; scegliete qual più vi piace".
      La mia scelta è bell'e fatta
      , dissi respirando più liberamente. "Restiamo amici, e separiamoci di buon accordo".
      Separarci? Mai! Tornate ad esser per me quello che foste in passato
      .
      O questo poi no!
      fu la mia risposta.
      No? Avete detto?
      e cominciò a tremare da capo a piedi come se fosse presa da gran febbre.
      Non ripetei la parola, ma feci un gesto che significava lo stesso.
      Ebbene, se così è, siamo nemici, e trattiamoci come tali. Io debbo aver la vostra vita, o voi la mia...
      .
      E così dicendo si cavò di tasca due pistole corte, e me ne presentò una.
      Ma questa è una pazzia!
      esclamai sorridendo, mentre prendevo una pistola che gittai per terra. "Voi potete uccidermi, se vi piace, ma io non alzerò contro una donna neanche il dito mignolo".
      Contro una donna! Che generosità!
      replicò con un tono di di sprezzo. "Come vi sta bene questa mostra di superiorità virile!".
      Quindi, prorompendo in un accesso di collera:
      Sì, è una donna, una donna mortalmente offesa che vi chiede riparazione. Dite, non vi rimane più neanche una scintilla d'onore?
      .
      Restai immobile: m'accorsi che era lì lì per battermi col frustino; ma non crollai.


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Lorenzo Benoni ovvero scene della vita di un italiano
di Giovanni Ruffini
pagine 471

   





Lilla