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      Quanto poi a rendere sicuro il segreto e antivenire qualunque indiscrezione, il tutto era così accuratamente calcolato e così saviamente provveduto, da rendere quasi impossibile la scoperta della Società. Tutto questo appariva bellissimo sulla carta: rimaneva solo a vedersi come sarebbe riuscito in pratica.
      Quando finimmo di leggere, i nostri sguardi s'incontrarono in silenzio: Cesare pareva molto serio.
      Che ne dici, Cesare?
      .
      Io temo soltanto che noi non siamo pari al mandato che ci viene offerto. Eppure
      , continuò, dopo un po' di pausa, "la tentazione è forte. Essere tra i primi nel sacrifizio e nel pericolo è davvero una parte nobilissima".
      Non sarebbe bene che cercassimo di vedere i nostri amici e di sentire la loro opinione?
      diss'io.
      Pensavo appunto a questomi rispose.
     
     
     
      CAPITOLO XXX
     
      Ci accostiamo ai disegni di Fantasio,
      e conseguentemente ci mettiamo all'opera.
      Nascita e progresso della nuova associazione
     
      La sera di quello stesso giorno Alfredo, lo Sforza e il Principe vennero chiamati da noi in casa nostra, e comunicammo loro la lettera di Fantasio. Sullo Sforza e sul Principe produsse quell'effetto che sui veterani dicono che produca l'odor della polvere del cannone. Battevano le mani in segno di contentezza, dicendo che era proprio quel che ci voleva. Alfredo rimase un poco impicciato, come soleva tutte le volte che gli fosse fatta a bruciapelo qualche proposta ardita e straordinaria.
      Ammiro la vostra prontezza, miei cari amici
      , disse Cesare: "so da molto tempo che la vostra fede è di quelle che smuovono le montagne.


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Lorenzo Benoni ovvero scene della vita di un italiano
di Giovanni Ruffini
pagine 471

   





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