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      Voltate adesso la medaglia, e troverete il rovescio di così cattiva maniera e di così porco gusto, come il diritto. Secondo che i maestri, siami lecito per far loro la Corte il dir questa scempiataggine, porfirogeniti della pedanteria non intendono niente meglio l'amore che la Corte, che la guerra, o che la politica, così gli scolari, insegnati a tradire i sentimenti più teneri della natura in ossequio dell'espressioni più affettate dell'arte, o li vogliate nello scrivere, o li vogliate nel discorrere, sto per dire nel sentire eziandio dell'amore, danno nell'istesse improprietà, nell'istesse stravaganze, nelle istesse iperboli, già che tanto s'iperbolizza col troppo accrescere che col troppo diminuire. Là ogni cosa superlativi, ogni cosa paroloni, ogni cosa ferro e fuoco: qui ogni cosa diminutivi, ogni cosa vezzeggiativi, tutti pensierini sdolcinati, gruppetti di parole ridotti a pastiglia da bocca, gli occhi spasimati, la voce passata per istaccio, i gesti imparati alla mente, le reverenze svenevoli, in somma, ogni cosa da far recere, in ogni cosa il puerile, in ogni cosa lo sciocchino, in ogni cosa il pedante, in niente il Cavaliere. Ma questi finalmente son ragazzi, son giovani, son messi lì d'un'età che non possono avere il discernimento del buono e del cattivo, e non possono far altro che imparare quel ch'è loro insegnato, nè ha a parer più di strano che chi sta tra i pedanti sappia di pedante, che chi sta in cucina sappia d'unto e di broda. Sia detto con pace de' Maestri, essi sono stati i primi ad assassinar l'eloquenza, riducendola d'una spada da fazione a uno spadino di gala.


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Opere slegate
di Charles de Marguetel de Saint-Denis de Saint-Évremond
pagine 263

   





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