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      Noi altri, se avessimo a ritrarre un naturale simile a quello di Catilina, pensate se mai ci avviseremmo d'accozzare nell'istesso personaggio qualità che paiono disparatissime. Tanto ardire insieme, e sì grande artifizio! tanta ferocia, e tanta delicatezza! tanta veemenza nel desiderare, e tanta flemma, e tanta dissimulazione!
      Non molto più perspicaci siamo in raffigurare quelle poco meno che invisibili differenze che pur si trovano in certe qualità che si direbbono le medesime.
      Talvolta ancora in un'istessa qualità v'è un miscuglio così minutamente incorporato di virtù e di vizio, che rade volte arriviamo a partirlo perfettamente. Per l'ordinario, tutti i nostri saggi e tutti i nostri cimenti non arrivano a scoprir la virtù se ella non è di ventiquattro carati. Quando abbiamo detto che un consiglio è prudente, che un'esecuzione è pronta, che in un combattimento c'è stato del valore, crediamo d'aver detto tutto.
      Così ne' costumi, lodiamo la pietà verso Dio, la buona legge con gli uomini, la fedeltà con gli amici e col Padrone, e ci fermiamo lì.
      Nell'istesso modo dei difetti e de' vizj: negli affari l'incapacità, contro i nemici la codardia, con gli amici o l'infedeltà o la freddezza o la miseria o l'ingratitudine, e abbiamo finito. Ma datemi che una volta ci venga alle mani o una virtù non affatto affatto depurata dal vizio, o un vizio che abbia qualche po' di vena nascosta di virtù, qui vi voglio: o non abbiamo tanta forza da cavar fuori quel ch'è coperto, o tanta delicatezza da separare quel ch'è confuso.


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Opere slegate
di Charles de Marguetel de Saint-Denis de Saint-Évremond
pagine 263

   





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