Pagina (235/263)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Per quello che tocca il regolare e il verisimile, questo si troverà sempre più tra di noi che tra li Spagnoli, nè può essere altrimenti, perchè li Spagnoli hanno imparato a fare all'amore da i Mori, e poco o assai, resta loro ancora di quella maniera, non meno inadattabile alla giustezza delle regole che al genio dell'altre nazioni.
      Aggiugnete che in Spagna non s'è mai perduto un certo seme di Cavalleria errante, che porta il genio degli uomini, particolarmente la nobiltà, alle avventure bizzarre. Anche le giovani ne hanno la parte loro mercè il gran leggere e sentir che fanno, dalle femmine che hanno intorno, libri e novelle di questa natura, con che tanto uomini che donne tutti si rallevano su questa data: a segno che, generalmente parlando, lo scrupuleggiare su la stravaganza d'un'avventura si crederebbe freddezza indegna della passione che uno si sente e professa.
      Benchè l'amore non si soggetti mai a misure in paese nessuno, ardirei in ogni modo di dire che in Francia desse manco in spropositi che altrove; tanto nel modo con cui si pratica, che negli effetti che ne risultano. Una gran riprova, e forse un gran capitale di questa moderazione, credo che sia, che quella che noi chiamiamo una bella passione, che in sustanza vuol dire una passione vera e reale e un po' violenta, tra di noi non è una gran raccomandazione per chi se la trova addosso; perchè, in universale, gli uomini di qualche sfera hanno tante cose da fare che, sto per dire, quando anche volessero, non potrebbono abbandonarvisi come riesce alli Spagnoli nell'ozio di Madrid dove tutto si rigira su l'amore.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Opere slegate
di Charles de Marguetel de Saint-Denis de Saint-Évremond
pagine 263

   





Spagnoli Spagnoli Mori Spagna Cavalleria Francia Spagnoli Madrid