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      — Guardami! — disse. — Anch'io sono una Tigre.
      Poi, rapido come il pensiero, immerse la lama serpeggiante del suo kriss nel cuore della fiera, la quale si distese come fulminata.
      Un urrah fragoroso accolse quella prodezza. Il pirata, uscito illeso da quella lotta, gettò uno sguardo sprezzante sull'ufficialetto che stava rialzandosi, poi, volgendosi verso la giovane lady, rimasta muta pel terrore e per l'angoscia, con un gesto di cui sarebbe andato altero un re, le disse:
      — Milady, la pelle della tigre è vostra.
      IL TRADIMENTOIl pranzo, offerto da lord James agli invitati, fu uno dei più splendidi e dei più allegri che fossero stati dati fino allora nella villa.
      La cucina inglese rappresentata da enormi beefsteaks e da colossali puddings, e la cucina malese rappresentata da schidionate di tucani, da ostriche gigantesche dette di Singapore, da teneri bambù, il cui sapore rammentava gli asparagi d'Europa e da una montagna di frutta squisite, furono da tutti gustate e lodate.
      Non occorre dire che il tutto fu innaffiato da gran numero di bottiglie di vino, di gin, di brandy e di whisky, le quali servirono a ripetuti brindisi in onore di Sandokan e della gentile, quanto intrepida «Perla di Labuan».
      Al thè la conversazione si fece animatissima discorrendo di tigri, di cacce, di pirati, di navi dell'Inghilterra e della Malesia. Il solo ufficiale di marina si teneva silenzioso e pareva occupato unicamente a studiare Sandokan, poiché infatti non lo perdeva un solo istante di vista, né si lasciava sfuggire una delle sue parole o un solo dei suoi gesti.


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Le Tigri di Mompracem
di Emilio Salgari
pagine 343

   





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