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      Non udranno più mai parlare di me, poiché io non ritornerò mai più su questi mari.
      — Sandokan! — esclamò Yanez afferrandolo strettamente per le braccia. — Sei pazzo per ritornare solo a Labuan mentre qui hai navi, hai cannoni e uomini devoti, pronti a farsi uccidere per te o per la donna del tuo cuore? Io ho voluto tentarti, ho voluto vedere se era possibile sradicare dal tuo cuore la passione che nutri per quella donna che appartiene ad una razza che tu dovevi per sempre odiare...
      — No, Yanez! no, non è inglese quella donna, perché ella mi ha parlato di un mare azzurro e più bello del nostro, e che lambe la sua lontana patria, di una terra coperta di fiori, dominata da un fumante vulcano, di un paradiso terrestre dove si parla una lingua armoniosa, che nulla ha di comune con quella inglese.
      — Non importa: inglese o no, giacché tu l'ami così immensamente, noi tutti ti aiuteremo a farla tua sposa purché tu ritorni felice. Puoi ritornare ancora la Tigre della Malesia anche sposando la giovinetta dai capelli d'oro. Sandokan si precipitò fra le braccia di Yanez e quei due uomini rimasero a lungo abbracciati.
      — Dimmi ora, — chiese il portoghese, — cosa intendi di fare?
      — Partire più presto che è possibile per Labuan e rapire Marianna.
      — Hai ragione. Il lord, se viene a sapere che tu hai lasciato l'isola e che sei tornato a Mompracem, può prendere il largo per paura di vederti ritornare. Bisogna agire prontamente o la partita è perduta. Va' ora a dormire che hai bisogno di un po' di calma e lascia a me la cura di preparare ogni cosa.


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Le Tigri di Mompracem
di Emilio Salgari
pagine 343

   





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