Pagina (179/343)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      La serra era ancora tutta oscura, però attraverso i vetri vide alcune torce a brillare in mezzo ai macchioni di banani che crescevano lungo il viale. Guardando con maggior attenzione scorse cinque o sei soldati preceduti da due negri.
      — Che si preparino a visitare la serra? — si chiese con una certa ansietà. Rinchiuse con precauzione lo sportello e raggiunse Yanez nel momento che uno sprazzo di luce illuminava l'interno del piccolo edificio.
      — Vengono — disse al compagno, il quale non osava quasi più respirare. — Teniamoci pronti a tutto, anche a slanciarci contro quegli importuni. È montata la tua carabina?
      — Ho già il dito sul grilletto.
      — Benissimo: sguaina anche il kriss.
      Il drappello entrava allora nella serra illuminandola completamente. Sandokan che si teneva presso lo sportello vide i soldati smuovere i vasi e le sedie visitando tutti gli angoli dello stanzone. Malgrado il suo immenso coraggio non seppe reprimere un fremito.
      Se gli inglesi rovistavano in quel modo, era probabile che non sfuggisse ai loro occhi l'ampiezza della stufa. Era quindi da aspettarsi, da un momento all'altro, la loro poco gradita visita.
      Sandokan si affrettò a raggiungere Yanez il quale si era accovacciato in fondo, semituffato nelle ceneri e nella fuliggine.
      — Non muoverti — gli sussurrò Sandokan. — Forse non ci scopriranno.
      — Taci! — disse Yanez. — Ascolta! Una voce diceva:
      — Che quel dannato pirata abbia proprio preso il volo?
      — O che si sia inabissato sottoterra? — disse un altro soldato.
      — Oh! Quell'uomo è capace di tutto, amici miei — disse un terzo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le Tigri di Mompracem
di Emilio Salgari
pagine 343

   





Yanez Yanez Sandokan Yanez