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      Alcuni soldati erano già giunti presso la serra e commentavano la misteriosa sparizione del loro camerata.
      — Se ha lasciato qui l'arma vuol dire che qualcuno lo ha sorpreso e portato via — diceva un soldato.
      — Mi sembra impossibile che i pirati si trovino ancora qui e che abbiano avuto tanta audacia da tentare un simile colpo — diceva un altro. — Che Barry abbia voluto burlarsi di noi?
      — Non mi pare che sia il momento di scherzare.
      — Pure non sono convinto che gli sia toccata una disgrazia.
      — Ed io vi dico che è stato assalito dai due pirati — disse una voce nasale dalla pronuncia scozzese. — Chi ha veduto quei due uomini varcare la palizzata?
      — E dove vuoi che siano nascosti? Abbiamo visitato tutto il parco senza trovare le loro tracce. Che quei furfanti siano veramente due spiriti infernali da potersi nascondere sottoterra o nel tronco degli alberi?
      — Ohe!... Barry!... — gridò una voce tuonante. — Lascia gli scherzi briccone o ti faccio frustare come un marinaio.
      Naturalmente nessuno rispose. Il giovanotto ne avrebbe avuto ben voglia, ma imbavagliato come si trovava e per di più minacciato dai kriss di Sandokan e di Yanez non poteva assolutamente farlo.
      Quel silenzio confermò maggiormente nei soldati il sospetto che al loro camerata fosse toccata una disgrazia.
      — Orsù, cosa facciamo? — disse lo scozzese.
      — Cerchiamolo, amici — disse un altro.
      — Abbiamo già frugati i macchioni.
      — Entriamo nella serra — disse un terzo.
      I due pirati udendo quelle parole si sentirono invadere da una viva inquietudine.


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Le Tigri di Mompracem
di Emilio Salgari
pagine 343

   





Barry Sandokan Yanez