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... Mi sembra un progetto attuabile.
— Ed a me difficile, Sandokan. La guarnigione è numerosa, potrebbe barricarsi nelle stanze e opporre una lunga resistenza.
 «E poi il lord, trovandosi alle strette, potrebbe lasciarsi trasportare dall'ira e scaricare le sue pistole sulla fanciulla. Non fidarti di quell'uomo, Sandokan.»
 — È vero — disse la Tigre, con un sospiro. — Lord James sarebbe capace di assassinare la fanciulla piuttosto di lasciarsela rapire da me.
 — Aspetterai?...
 — Sì, Yanez. Se però non si decide a partire presto, io tenterò un colpo disperato. Noi non possiamo rimanere molto qui. Bisogna che io rapisca la fanciulla prima che a Vittoria si sappia che noi siamo qui e che a Mompracem vi sono pochi uomini. Io tremo per la mia isola. Se la perdessimo cosa sarebbe di noi?... Là vi sono i nostri tesori.
 — Cercherò di decidere il lord ad affrettare la partenza. Intanto farai armare il praho e radunare qui l'intero equipaggio. Bisogna rompere di colpo la scorta, onde impedire al lord di lasciarsi trascinare a qualche atto disperato.
 — Vi sono molti soldati nella villa?
 — Una diecina ed altrettanti indigeni.
 — La vittoria è allora assicurata.
 Yanez si era alzato.
 — Ritorni? — gli chiese Sandokan.
 — Non si deve far attendere un capitano che invita a cena un sergente — rispose il portoghese sorridendo.
 — Quanto t'invidio, Yanez.
 — Non per la cena però, è vero Sandokan?... La fanciulla la vedrai domani.
 — Lo spero — rispose la Tigre con un sospiro. — Addio, amico, va' e decidilo.
 — Vedrò Paranoa fra due o tre ore.
 
        
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