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      — Ti attenderà fino alla mezzanotte.
      Si strinsero la mano e si lasciarono.
      Mentre Sandokan ed i suoi uomini si cacciavano in mezzo alle piante, Yanez si accese una sigaretta, s'avviò verso il parco, procedendo con passo tranquillo, come se invece di una perlustrazione tornasse da una passeggiata.
      Passò dinanzi alla sentinella e si mise a passeggiare nel parco, essendo ancora troppo presto per presentarsi al lord.
      Allo svolto di un sentiero s'incontrò con lady Marianna che pareva lo cercasse.
      — Ah, milady, quale fortuna — esclamò il portoghese inchinandosi.
      — Vi cercavo — rispose la giovanetta porgendogli la mano.
      — Avete da dirmi qualche cosa d'importante?
      — Sì, che fra cinque ore partiamo per Vittoria.
      — Ve lo disse già il lord?
      — Sì.
      — Sandokan è pronto, milady; i pirati sono stati avvertiti e attendono la scorta.
      — Mio Dio! — mormorò ella coprendosi il viso con ambo le mani.
      — Milady, bisogna essere forti in questi momenti e risoluti.
      — E mio zio... mi maledirà, mi esecrerà poi.
      — Ma Sandokan vi farà felice, la più felice delle donne.
      Due lagrime scendevano lentamente lungo le rosee gote della giovanetta.
      — Piangete? — disse Yanez. — Ah! Non piangete, lady Marianna!
      — Ho paura, Yanez.
      — Di Sandokan?
      — No, dell'avvenire.
      — Sarà ridente, perché Sandokan farà quello che voi vorrete. Egli è pronto a incendiare i propri prahos, a disperdere le sue bande, a dimenticare le sue vendette, a dare un addio per sempre alla sua isola e a sfasciare la sua potenza. Basterà una sola vostra parola per deciderlo.


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Le Tigri di Mompracem
di Emilio Salgari
pagine 343

   





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