Pagina (252/343)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Caddero però entrambi e si misero a dibattersi cercando di soffocarsi, rotolandosi fra i morti e i feriti.
      — John — disse il lord, vedendo un soldato cadere a pochi passi col viso spaccato da un colpo di scure. — Ammazza lady Marianna! Te lo comando!
      Il soldato facendo uno sforzo disperato si sollevò sulle ginocchia colla daga in mano pronto ad ubbidire, ma non ebbe il tempo.
      Gli inglesi oppressi dal numero cadevano uno ad uno sotto le scuri dei pirati e la Tigre era lì, a due passi.
      Con un urto irresistibile atterrò gli uomini che ancora rimanevano in piedi, balzò sul soldato che aveva già alzato l'arma e lo uccise con un colpo di scimitarra.
      — Mia! mia! mia! — esclamò il pirata afferrando la giovanetta e stringendosela al petto.
      Balzò fuori della mischia e fuggì nella vicina foresta, mentre i suoi uomini finivano gli ultimi inglesi.
      Il lord, scagliato da Yanez contro il tronco di un albero, rimase solo e semiaccoppato in mezzo ai cadaveri che coprivano il sentiero.
      LA MOGLIE DELLA TIGRELa notte era magnifica. La luna, quell'astro delle notti serene, splendeva in un cielo senza nubi, proiettando la pallida sua luce d'un azzurro trasparente, d'una infinita dolcezza, sopra le oscure e misteriose foreste, sopra le mormoranti acque del fiumicello e riflettendosi con vago tremolìo sui flutti dell'ampio mare della Malesia.
      Un soave venticello, carico delle esalazioni profumate delle grandi piante, agitava con lieve sussurrìo le fronde e scendendo la placida marina moriva nei lontani orizzonti dell'ovest.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le Tigri di Mompracem
di Emilio Salgari
pagine 343

   





Marianna Tigre Yanez Malesia