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Sono energica e non temo più nessuno; se vuoi pugnalerò le tue sentinelle o farò saltare questo vascello con tutti gli uomini che lo montano, se è necessario.
— È impossibile, Marianna. Darei mezzo del mio sangue per condurti meco, ma non posso. Mi è necessario il tuo aiuto per fuggire o tutto sarà vano, ma ti giuro che non rimarrai molto tempo fra i tuoi compatrioti, dovessi levare colle mie immense ricchezze un esercito e guidarlo contro Labuan.
 Marianna si nascose il capo fra le mani e grosse lagrime inondarono il suo bel viso.
 — Rimanere qui, senza di te — mormorò con voce straziante.
 — È necessario, mia povera fanciulla. Ascoltami ora.
 Si trasse dal petto una microscopica scatoletta e apertala mostrò a Marianna alcune pillole d'una tinta rossiccia e che tramandavano un odore acutissimo.
 — Vedi queste pallottoline? — le chiese. — Contengono un veleno potente ma non mortale, che ha la proprietà di sospendere la vita, in un uomo robusto, per sei ore. È un sonno che somiglia perfettamente alla morte e che inganna il medico più esperto.
 — E cosa vuoi fare?
 — Io e Juioko ne inghiottiremo una ciascuno, ci crederanno morti, ci getteranno in mare, ma poi risusciteremo liberi sul libero mare.
 — Ma non vi annegherete?
 — No, poiché io conto su di te.
 — Cosa devo fare? Parla, comanda Sandokan, sono pronta a tutto pur di vederti libero.
 — Sono le sei — disse il pirata estraendo il suo cronometro. — Fra un'ora io e il mio compagno inghiottiremo le pillole e manderemo un acuto grido. Tu marcherai esattamente sul tuo orologio il minuto secondo in cui quel grido sarà emesso, conterai sei ore, e due secondi prima ci farai gettare in mare.
 
        
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 Marianna Labuan Marianna Juioko Sandokan
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