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      — Almeno potrete difendervi, o miei valorosi — mormorò ella con profonda emozione.
      Poi si assise ai loro piedi, contando sull'orologio ora per ora, minuto per minuto, secondo per secondo, con pazienza inaudita.
      Alla una meno venti minuti si alzò pallida ma risoluta. S'avvicinò alla muratura di babordo e non vista staccò due salvagente che gettò in mare, poi si diresse verso prua e fermandosi dinanzi al tenente che pareva l'attendesse:
      — Signore, — disse, — si compia l'ultima volontà della Tigre della Malesia.
      Ad un ordine del tenente quattro marinai si recarono a poppa e alzarono le due tavole, su cui posavano i cadaveri, fino al capo di banda.
      — Non ancora — disse Marianna rompendo in pianto.
      S'avvicinò a Sandokan e posò le labbra su quelle di lui. Sentì a quel contatto un lieve tiepore e una specie di fremito. Un momento di esitazione e con voce soffocata disse:
      — Lasciate andare!
      I marinai alzarono le due tavole e i due pirati scivolarono in mare inabissandosi nei neri flutti, mentre il vascello si allontanava rapidamente portando la sventurata giovanetta verso le coste dell'isola maledetta.
      YANEZLa sospensione della vita, come aveva detto Sandokan, doveva durare sei ore, né un secondo di più, né un secondo di meno, e così infatti doveva essere, poiché appena inabissatisi, i due pirati tornarono prontamente in loro senza provare la menoma alterazione di forze.
      Ritornati a galla con un vigoroso colpo di tallone, girarono subito gli occhi intorno. A meno di una gomena scorsero l'incrociatore, che si allontanava a piccolo vapore verso oriente.


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Le Tigri di Mompracem
di Emilio Salgari
pagine 343

   





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