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      — Ora vediamo se si vede questo pesce martello — disse Sandokan. — Forse potremo sfuggirlo.
      Per la terza volta si appoggiò a Juioko e si spinse fuori dell'acqua, girando all'intorno un rapido sguardo.
      Là, in mezzo alla candida spuma, aveva scorto una specie di gigantesco martello sorgere improvvisamente fra le acque.
      — Stiamo in guardia — disse a Juioko. — Non dista da noi che cinquanta o sessanta metri.
      — Non ha continuato a seguire la nave? — chiese il dayako, battendo i denti.
      — Ha fiutato l'odore della carne umana — rispose Sandokan.
      — Che venga?
      — Lo vedremo fra poco. Non muoverti e non abbandonare il pugnale.
      Si avvicinarono l'uno all'altro e si tennero immobili, aspettando con ansietà la fine di quella pericolosa avventura.
      Le zigaene chiamate anche pesci martello ed anche balance-fish ossia pesci bilancia, sono avversari pericolosissimi. Appartengono alla specie dei pescicani, però hanno una forma molto diversa, avendo la testa foggiata a martello. La loro bocca, tuttavia, non la cede a quella dei loro congeneri sia per l'ampiezza, sia per la potenza dei loro denti. Sono audacissimi, hanno una grande passione per la carne umana e quando s'accorgono della presenza d'un nuotatore non indugiano ad assalirlo e tagliarlo in due.
      Anche a loro però riesce un po' difficile afferrare la preda, avendo la bocca quasi al principio del ventre, sicché devono rovesciarsi sul dorso per poter mordere.
      Sandokan e il dayako rimasero alcuni minuti immobili, ascoltando attentamente, poi non udendo nulla, cominciarono ad adoperare una prudente ritirata.


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Le Tigri di Mompracem
di Emilio Salgari
pagine 343

   





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