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      — Vi diede nessuna lettera per me?
      — Nessuna, comandante.
      — Ciò è strano. Date la lettera che la consegnerò a lady Marianna.
      — Scusate comandante, ma devo consegnarla io — rispose Yanez audacemente.
      — Venite adunque.
      Yanez si sentì gelare il sangue nelle vene.
      — Se Marianna fa un gesto, io sono perduto — mormorò.
      Gettò uno sguardo a poppa e vide arrampicati sui pennoni del praho dieci o dodici pirati e altrettanti affollati sulla scala.
      Pareva che fossero lì lì per avventarsi sui marinai inglesi, che li osservavano curiosamente.
      Seguì il capitano e scesero assieme la scala che conduceva a poppa. Il povero portoghese si sentì rizzare i capelli quando udì il capitano bussare a una porta e lady Marianna a rispondere:
      — Entrate.
      — Un messo di vostro zio lord James Guillonk — disse il capitano entrando. Marianna si teneva ritta in mezzo alla cabina, pallida, ma fiera. Vedendo Yanez non potè frenare un sussulto, ma non emise alcun grido. Aveva compreso tutto.
      Ella ricevette la lettera, l'aprì macchinalmente e la lesse con calma ammirabile.
      Ad un tratto Yanez, che era diventato pallido come un morto, si avvicinò alla finestra di babordo, esclamando:
      — Capitano, vedo un piroscafo che si dirige a questa volta.
      Il comandante si precipitò verso il finestrino per accertarsi coi propri occhi. Pronto come il lampo, Yanez gli si fece addosso e lo percosse furiosamente al cranio coll'impugnatura del kriss. Il capitano stramazzò al suolo mezzo accoppato, senza mettere un sospiro.
      Lady Marianna non potè trattenere un grido d'orrore.


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Le Tigri di Mompracem
di Emilio Salgari
pagine 343

   





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