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      Ma guadagnarsi i giovanetti principalmente bramava; i di cui animi molli, e per età volubili, con inganni agevolmente adescavansi. Onde, a chi donne, a chi cani e cavalli, secondo le loro brame, provvedea; non al decoro nè alla spesa badando, purchè obbligati se li rendesse e fedeli. Molti credettero, il so, che costoro in casa di Catilina si prostituissero: ma una tal fama su congetture fondavasi più che su fatti.
     
     
      XV.
     
      Catilina, fin dall'adolescenza di molti nefandi stupri colpevole, viziata aveva una nobil vergine, una Vestale, ed altri simili delitti commesso contro le umane e le divine leggi. Innamoratosi egli poi d'una Aurelia Orestilla, - (di cui, tranne la beltà, nulla erane laudato dai buoni) temendo costei del figlio di Catilina già adulto, mal si arrendeva ella a sposarlo. Onde per certo si tiene, che Catilina stesso uccidesse il proprio figliuolo, così alle scellerate nozze la casa sgombrando. Quest'atrocità, credo io, principalmente lo spinse a vieppiù sollecitar la congiura; non potendo d'allora in poi quel contaminato animo, in odio agli uomini e ai Numi, nè giorno nè notte ritrovare più pace; sì fieramente nell'irrequieta fantasia martellava il rimorso. Pallido quindi ed esangue costui, torbido gli occhi, or furioso movendosi, or lento, al contegno ed al volto mostravasi insano.
     
     
      XVI.
     
      La gioventù da esso, com'io diceva, sedotta, in più modi frattanto se l'ammaestrava egli a male opre: il falso attestare, contraffar le firme, fede ricchezze e pericoli tener in non cale.


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C. Crispo Sallustio tradotto da Vittorio Alfieri
di Gaius Sallustius Crispus
1807 pagine 161

   





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