Pagina (18/161)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Fulvia, intesa la cagione di questa di lui nuova superbia, correndo la repubblica un sì grave pericolo, a molti la congiura di Catilina svelò, null'altro occultando che il nome di Curio. Questa cosa grandemente gli animi accese a desiderare Cicerone per Console. I nobili, fino a quel dì, fremendo d'invidia contro il popolo, contaminata stimavano tal dignità, ov'ella in un uomo nuovo, ancor che egregio, cadesse. Ma la superbia e l'odio in faccia al pericolo tacquero.
     
     
      XXIV.
     
      Perciò nei comizj eleggevansi Consoli Marco Tullio, e Cajo Antonio; il che da prima i fautori della congiura turbò. Ma non s'allentava in Catilina il furore; anzi ogni giorno più macchinando, i luoghi d'Italia a ciò opportuni andava riempiendo d'armi; danari, su la propria o su l'altrui fede accattati, in Fiesole radunava presso ad un Manlio, che a cominciar poi la guerra fu il primo. Dicesi, che allora uomini assai d'ogni specie traesse egli a se; e alcune donne altresì, le quali da prima reggendo allo smoderato lor lusso col trafficar di se stesse, per età poi rimaste del guadagno deluse, e non de' vizj spogliate, si erano seppellite nei debiti. Per mezzo di esse credea Catilina potersi gli urbani servi guadagnare, Roma incendiare, i loro mariti acquistarsi, ovver trucidarli.
     
     
      XXV.
     
      Era fra queste, Sempronia; donna di virile ardimento più volte mostratasi. Nobile ed avvenente costei; di marito avventurata e di figli; nelle Greche e Latine lettere erudita; cantare e danzare, meglio che ad onesta spettasse, ed ogni altra libidinosa arte possedeva.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

C. Crispo Sallustio tradotto da Vittorio Alfieri
di Gaius Sallustius Crispus
1807 pagine 161

   





Catilina Curio Cicerone Console Consoli Marco Tullio Cajo Antonio Catilina Italia Fiesole Manlio Catilina Roma Sempronia Greche Latine