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      Ma diversi affetti alle diverse persone concedonsi. Gli errori da passione prodotti, in chi vive oscuro e privato, a pochi son noti: pari ottien questi alla fortuna la fama. Chi un'importante autorità esposto in alto maneggia, nessuna cosa adopera in segreto. Così, quanto è maggiore lo stato, tanto è minor la licenza: e ad uomo pubblico sconviensi e l'amare e l'odiare, e molto più l'infierire. Ciò che negli altri semplicemente sdegno si chiama, superbia in esso e crudeltade si appella. Ogni supplizio, o Padri Coscritti, io stimo qui minore per certo dei costoro delitti: ma presso ai più, se oltre l'usato severa è la pena, di essa prevale la recente memoria; ed obbliansi, ancorchè gravissimi, gli antecedenti misfatti. Ben so, che Silano, coraggioso e fort'uomo, per zelo sol del ben pubblico qui favellava, non da amor nè da odio in così importante affare instigato: i costumi e la civil modestia di cotant'uomo conosco: ma pure il consiglio suo a me sembra, non dirò già crudele, (contro a tal gente che vi può egli a esser mai di crudele?) ma all'indole della repubblica nostra contrario mi sembra. Al certo tu Console eletto, o Silano, dal timore eri indotto o dall'enormità del delitto, a conchiudere in nuovo supplizio. Il timore tralascio; poichè l'efficace diligenza del nostro Console illustre con tante armi alla pubblica difesa provvede. Della pena da te ai colpevoli inflitta, quel che richiede la cosa dirò; nel dolore e negli infortunj riposo essere, e non tormento, la morte; fine d'ogni umana miseria, a cui nè letizia tien dietro, nè affanno.


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C. Crispo Sallustio tradotto da Vittorio Alfieri
di Gaius Sallustius Crispus
1807 pagine 161

   





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