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      Così tu ci togli dalla dura necessità di confondere Giugurta scelleratissimo, con Bocco ingannato soltanto, egualmente incalzandoli entrambi. Roma, già fin da' suoi tenui principj, piuttosto amici che servi cercava ne' di lei avversarj: più sicuro stimando l'imperio della dolcezza, che quel della forza. Amicizia tu più opportuna della nostra non hai: da prima, perchè da te lontani siamo noi, e fuori perciò dell'occasione di nuocerti; ma non già di giovarti, come se vicini ti fossimo: poscia, perchè già sudditi abbiamo a dovizia; ma degli alleati, nè Roma, nè altri, mai troppi ne avea. Così pur da principio pensato tu avessi, che già dal popolo Romano a quest'ora più beneficj avresti ricevuti, che non ne soffristi già danni. Ma, poichè regge per lo più le umane vicende Fortuna; e della possanza e della clemenza di Roma te già esperto fec'ella; finchè ti lice, or prospera afferrala; affrettati; persegui ed ottieni il tuo intento. Molti opportuni mezzi tu hai di oltrepassare co' tuoi servigj gli errori. In somma, dentro al cor ti scolpisci, che il popolo Romano in generosità non si vince: e quanto esso vaglia nell'armi, già il sai." Bocco, placidamente cortese, poche parole rispondea per discolparsi. "Non essersi egli armato per assalire, ma sol per difendersi. La parte della Numidia da lui tolta a Giugurta, essere per diritto di guerra ben sua: nè aver egli potuto lasciarla alle devastazioni del Console. Ambasciatori a Roma, già altre volte da lui inviati; ma negatagli l'amicizia Romana.


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C. Crispo Sallustio tradotto da Vittorio Alfieri
di Gaius Sallustius Crispus
1807 pagine 161

   





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