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      Esso comprende:
      1. Epigramma Pyladis ad lectorem(22).
      2. Un capitolo in terza rima (68 terzine) nel quale il Sanuto epiloga ciò che più estesamente viene narrando nella prosa.
      3. L’indice delle «citade et castelli descripti per hordine»(23).
      4. Il testo dove intercalati si trovano disegni o schizzi a penna che rappresentano alcune località principali, particolarmente le fortezze e castelli. Nella prima pagina trovasi il seguente oroscopo del Sanuto:
      I segni del Zodiaco, ed in mezzoNactivit. Marini Sanuto dñi
      Leonardi currente año 1466
      die 22 maji hor. 24 m. 30’
      horologii p. dño Marcum Sa
      nutu magn.ci D. Francisci, Veneciis.
      Nella edizione invece del Fulin, la minor correzione del testo incompleto e la meno ordinata distribuzione della materia sono compensate dall’ingenuo candore con cui l’autore descrive i luoghi, gli uomini e i fatti che gli passarono innanzi agli occhi nel viaggio, e da quella molteplicità di particolari che egli soppresse nell’esemplare successivo forse perché troppo noti ai suoi contemporanei(24).
      La terraferma Veneta in questo Itinerario è descritta quale apparve nel 1483 al giovinetto Sanuto. Paragonare le nostre provincie a quattro secoli e più di distanza è certamente curioso, ma fuor di dubbio anche utile, come disse il Fulin dando in luce il suo testo.
      [20] Durante questo viaggio, e precisamente a Rovigo, dove arrivò l’8 di maggio, si accesero i primi amori di Marino Sanuto:
      «rapto i fu da doe excelse donecandide geme, da non despreciare.
      Certo pria i non conobi tal Matrone,


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I Diarii
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1898 pagine 165

   





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