Pagina (98/165)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Entrato in Pregadi nel gennaio del 1532, fu riconfermato della Giunta al 30 di settembre. «Fono al ballottar 1200 et tutti passoe (i proposti) tra i quali io Marin Sanuto entrai di largo»(387), sebbene pochi giorni prima in altra ballottazione non fosse riuscito e notasse: «questo è il merito di le mie fatiche, ma in una Repubblica si fa di queste»(388).
      In questo periodo dal gennajo al settembre del 1532, quantunque appartenesse alla Giunta del Pregadi, fu proposto ad altri uffici. Nel febbrajo ai XX savi sopra le Tasse, «et chi non mi volse fece benissimo perché non harìa potuto atender, facendo la Diaria(389); andò invece al collegio dei VII savi perché c’era pena a rifiutare(390); non riuscì riformatore dello Studio di Padova(391), né dei V giudici sopra l’isola di Pario(392), proposto console a Damasco cambiò con XL Civil ornario(393), ma non riuscì, e neppure dei XV Savi sopra le tasse il 28 settembre 1532(394), mentre proposto nello stesso giorno e contro sua voglia savio del Collegio, il Consiglio «in tanto grado mi honoroe che avi 60 balote!»(395).
      Così scriveva, ironicamente; ma nel mese di marzo precedente dettava nei Diarii: «Le procure, over come si dize brogii è in culmine, né se atende ad altro senza rispeto alchun, ni di leze, ni di censori, li quali non fano alchuna provisione a tanta ambition che cresce in zoveni, con tante barete che se cava, [93] et non si fa altro che coresponderli. Questa nota ho voluto far qui, aziò se intenda mai fo tante pregierìe come al presente»(396).


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I Diarii
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1898 pagine 165

   





Pregadi Giunta Marin Sanuto Repubblica Giunta Pregadi Tasse Diaria Studio Padova Pario Damasco XL Civil XV Savi Collegio Consiglio Diarii