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      Item spesi in lite con li Prioli soi fradelli come commesso di la Comessaria qm. sier Hieronimo Barbarigo fo suo primo marito a beneficio di Helena sua fiola qual è herede di suo padre e di sua madre; etiam con altri, sì in Palazo come in Quarantia et nel Collegio dille biave et davanti li zudexi arbitri, in avochati e altri, come tuto apar per uno conto: son creditor zercha ducati 300, che di tutti la prefata Helena mi è debitrice et die andar al incontro dila restitution dila dota, perché de la mia dota li spexi, et ancora ho alcune cartoline contra li Prioli per ducati 34.
      Item diebo haver da lei per spexe di bocha li fici tenendola in caxa cum una sua schiava chiamada Barbara, (che non hessendo io suo parente la raxon vuol io non li fazi le spexe dil mio) et stete anni 5 in zercha, sichè tutto si ha contar et poner a conto, oltra che si ha a meter a conto uno forzier de robbe di valuta che era nel Monastero di Santa † di Veniexia overo San Francesco di la †, che mi fo dà in dota et con danari et arzenti, e poi la morte di ditta mia moier, Helena lo tolse et lo portò a caxa, in caxa di miss. Cabriel Emo, come sa le moier de miss. Hieronimo Dandolo e di miss. Thoma Donado e Barbara fo schiava e le munege proprie di la †, sichè dil tutto si ha à contar insieme, et dovendo lei haver, voio sia pagata, per esser carga di fioli.
      Item dechiaro che diebo haver assà danari da sier Andrea Sanudo fo de miss. Alvise come heriede di suo padre, per conto di la administration di la facultà dil qm. nostro padre et per conti di viazi di Damasco, come tutto apar per i libri et scriture io ho ordinatamente, et li conti di viazi autentici qualli non fo posti in libro, et io fici far uno libro di questo; il qual credito è per mità con Lunardo mio fradello e mi; per tanto, se in vita mia non averò visto queste raxon, Lunardo le vorà veder, et li Comesarij mij li darà ogni scritura a questo pertinente, per [107] expedir la cosa; et son certo Andrea mio nepote non si partirà dal dover, per esser honesto, tutti habbi il suo; et ancora è interesse di sier Hieronimo Sanudo fo de miss.


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I Diarii
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1898 pagine 165

   





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