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      Anche la morte venne a colpirli — che fin dai primi anni mancò a’ vivi Rinaldo Fulin, e da ultimo Federico Stefani, in luogo del quale entrò, nel numero affievolito dei coeditori, Marco Allegri, dedicatosi più specialmente alla compilazione degli Indici.
      Ai nostri colleghi defunti è doveroso atto di gratitudine un breve cenno biografico, non dimenticando il valoroso tipografo Marco Visentini, cui successe il figlio cav. Federico.
     
      Doloroso omaggio e affettuoso tributo di riconoscenza dobbiamo, sopra tutti, alla cara memoria dell’indimenticabile amico e collega rinaldo fulin che fu l’anima di questa nostra impresa, da lui incoraggiata, promossa, iniziata. I primi dieci volumi dei Diarii, uscirono sotto la sua direzione; la morte lo colse mentre attendeva personalmente all’undecimo, che i desolati colleghi intitolarono a lui colla seguente dedica:
     
      QUESTO VOLUMECHE
      RINALDO FULINRAPITO ALLE LETTERE E AGLI AMICI LASCIÒ IMCOMPIUTO
      ALLA MEMORIA DI LUIDEDICANO
      I COLLEGHIF. STEFANI, N. BAROZZI, G. BERCHET.
     
      Fu Rinaldo Fulin uno di quegli uomini che, per la grande operosità e fecondità nel lavoro, congiunte alla elevatezza dell’animo, lasciano traccia di sé.
      Nato in Venezia il 30 aprile 1824, fino da giovane coltivò il naturale ingegno con assiduo studio, rivelando ben presto quanto la sua attività avrebbe potuto essere utile particolarmente agli studî storici patrî, pei quali si mostrò per tempo appassionato.
      Dedicatosi al sacerdozio ed al pubblico insegnamento, egli guadagnò per merito di un suo poderoso lavoro, datogli come tema di concorso, il posto di professore di storia.


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I Diarii
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1898 pagine 165

   





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