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      Et che il re et la regina si [20] dolleva di la nostra armata, ché haveano spexa senza utilità; et che non li pareva la fusse a conto di duc. 200 milia di presidii: et tandem li oratori soi con la Signoria nostra conzono questa cossa, che, comenzando a dì 1.° marzo 1496, se intendesse ducati 500 per galia al mese, zoè oltre li duc. 200 milia, tamen, le terre fusse etiam per cautione di la ditta spexa. Et cussì adatate, il re volse la rimanesse ivi in porto de Napoli, et cussì fo conze le cosse.
      Noto chome, per haver danari presti senza metter decime, havendo nel consejo di X con la zonta trovato la intrada dil pro di dar al monte nuovo per duc. 100 milia, fo ordinato a quelli di le cazude vendesse ditto monte nuovo a duc. 75 el cento fino a la summa di duc. 30 milia de boni danari, e cussì fo facto, et con gran celerità acatono danari, li quali fo necessarii a li bisogni, et mandar a Napoli sì li duc. 15 milia al re, qual a l'armada nostra et altrove.
     
     
      Sumario di lettere venute di Elemagna da Zacaria Contarini doctor orator nostro,
      comenzando a dì 1° zener le nove seguite.
     
      Chome, a dì 25 dezembrio, a Norlinga, era zonto el ducha Federico di Saxonia con el ducha Zuane suo fratello, per visitar la cesarea majestà el qual ivi si ritrovava.
     
      A dì ultimo dezembrio, zonse l'orator di Inghilterra chiamato monsignor d'Agrimont, non perhò homo di molta reputation, con cavali 10, venuto per adatar il suo re in la liga.
     
      A dì 2 zener, el re investite el dominio e stato temporale di lo episcopo herbipolense publice con solenitade, el qual ha de intrada fiorini 80 milia a l'anno.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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