Pagina (39/756)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
      Item, quella notte si mandava nostre galie con quantità di arcieri e ballestrieri per assediar Cajeta, et che nel descender de' francesi apresso Cajeta fono a le man con villani lì vicini, forono presi cercha 25.
     
      Item, che la galeaza e una barza francese preseno tre navilii di bote 100 l'uno liparoti avanti intrasseno in porto di Cajeta. Item, chome quella terra di Napoli era mal in hordine de vituarie. De' francesi, che abuto San Severino, loco di non pocha importantia, quello havia ruinato.
     
     
      Copia de una lettera venuta di reame, data in Napoli a dì 28 zener predicto.
     
      De novo vi significho, chome se ritrovamo de qui a le bande di Puglia in uno loco chiamato Doana, dove son molti animali e grosi e menudi a pascolare, che pasano più de octo milia duc. del fito del pascolo. E li homeni ubligati a pagar, dubitando de garbugli son in questa parte, hano tolto salvo [32] conduto da li franzosi et etiam da re Ferando, con questo pacto facto, che chi serà vincitore al tempo che se dà la paga, quelli habia a riscoder dicti fitti o sia dacio. Or havendo il principe di Salerno con francesi preso questo castello di S. Severino e quello subito ruinato e tutto spianato per terra, se levorono il campo, et un terzo di quello andò in Calabria, l'altro terzo a Salerno, e l'altro terzo andò per levar li fitti et dicti danari. El re Ferando, che era col suo campo, levò ancor lui per andar ad investir li dicti francesi che volevano andar in Puglia, aciò, hessendo vincitore, potesse levar dicta paga secundo el pato.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





Cajeta Cajeta Cajeta Napoli San Severino Napoli Puglia Doana Ferando Salerno S. Severino Calabria Salerno Ferando Puglia