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      El signor Jacopo Capaza è qua con noi, et se ricomanda a vostra signoria, et io insieme. Ex rocha Monfini 12 februarii 1496. El più che vostro bon fratello Barth. XI.
     
     
     
      Sumario di lettere dil consolo nostro a Napoli, de dì 13 fevrer.
     
      Le cosse di questo regno vedo in gran alteratione, sì per la venuta del signor Virginio in Apruzo, el qual a la Lionessa si trova con potente exercito, come per el socorso di Taranto, et esser parte di qua dal Garigliano quelli mille et più, con novità de più luochi che non nomino, et ogni tracto si sentino de' mali. Et signor Fabricio, che era deliberato andare in Apruzo, rimane per li suspetti di qua, che anche non era a quelle forze proportionato riparo, et cussì, tanto più quelli haverano largo. Similiter, el signor Prospero non procedete verso Taranto ma è venuto a Nocera di Puja, dove si dice habi sachizato Rosara, et cussì sono permutate l'ordinatione secundo el processo di le cosse. Si dubita molto di questa postema cussì grossa apresso la infirmità di questo corpo, maxime per la tardità de li remedii, [45] di quali ancora non si ha di costì nova veruna, et oggi ne sono state lettere di nove. El male è grande et ogni dì multiplicha. Dio non voglia che seguiti qualche gran scandolo. Vedo ogniun temer, dico sollum per questo dimora da questo altro lato la maestà dil re. Li inimici sono verso Conza. Hanno sachizato Ilioni. La majestà sua ha deliberato spingersi avanti. Le cosse sono in angusti termeni. Bisogna presteza et habondantia de remedii.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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