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      Questa licentia, deducte in consuetudine, havea talmente corrotto li nostri, che li pareva potere far licentiosamente qui quello haveano fatto alla Rocha, e voleano usar parole disoneste de infidelità contra questi citadini e contadini de li casali, e tore di le robe sue secondo li pareva. Il che sentendo, con qualche querimonia di questi citadini, lo magnifico Francesco Grasso capitano et io facessemo far una publica proclama, et intimare a tutti, la serenissima Signoria nostra, che prestava ogni favore alla majestà dil signor re Ferdinando per la recuperatione del suo regno contra francesi, haverce mandato qui con molti provisionati e molti ballestrieri a cavallo et che, come boni servitori de quella, eramo presti ad exponere la vita per far l'honore de la preffatta illustrissima Signoria nostra, e debito nostro per conservar le persone et facultà de questi fedelissimi citadini; ma perché pervenerat ad aures nostros alcuni tristi soldati straparlare et imputare questi fedelissimi citadini de infedelità, cossa aliena de la verità, per esser tutti sviserati ferrandini, se notificava et intimava a tutti: che alcuno non ardisse né presumesse, sotto pena de la forcha, straparlare de alcuno di loro, et se alcuno straparlasse e fosse accusato, ita quod haberetur veritas, se daria per nui manualiter a l'acusador ducati 25 e seria tenuto di credenza. Insuper che, sub eadem poena, alcuno non ardisse dar dano ad alcuno, né dentro né di fora di la terra, salvo tanto quanto li fusse comesso per li sindici di questa comunità. Praeterea, che alcuno non ardisse ussire di la terra senza licentia del capitano, sotto pena de [91] quatro scassi de corda.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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