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      Et per ben che lo signor Virginio stesse dentro con tutta la compagnia sua, non fo chi osasse succorere dicti soldati presi et morti. Et havendo noi già facto adunar tutto el bestiame et reducerlo al nostro paese, fecemo un'altra volta presentare la bataglia avanti la terra, (ma) non fu chi osasse ussir fora. Essendo adunque stati noi longo spacio de tempo, et vedendo [110] che nisuno presumeva ussir, se ne semo ritornati col ordine nostro, havendo exeguito tutto quelo che havevamo deliberato de far. Volemo che ne dobiate dar informatione a la sanctità del nostro signor, tal che non se facia per noi cosa alcuna de la qual sua sanctità non habia informatione. De dirve che al signor vice cancelario et a li magnifici ambasciatori de la sanctissima liga et a chi vi parerà faciate participi de questo, è superchio, ché sapemo che, senza nostra comissione, lo fate sempre. Datae in nostris felicibus castris. Fogiae, 8° aprilis 1496.
      REX FERDINANDUS. Charitaeus.
     
      A tergo: Magnifico domino Hironimo Sperandeo juris utriusque doctori consiliario et oratori nostro in urbe.
     
     
      Sumario di lettere di Bernardo Contarini
      provedador di stratioti.
     
      Ozi, questa regia majestà, habuto lettere come Monpensier essendo alozato ozi a Loreto, miglia 14 lontano da San Severo et di qui 12, per unirse con el signor Virginio, quella ha deliberato andar a Nocera dapoi dimane, con tuti li soi homeni d'arme et fanti, lassandome qui con li stratioti tutti et 500 fanti, affine che, se veniseno per disturbar la doana, la possi defensar etc.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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