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      Non volsero per niente acquietare, anci obstinatamente se possero ad camino, tirando quello diricto ad Lucera. Dicto signor Fabricio, per non manchare al debito et officio suo, vedendo quelli indirizati via, subito provedete mandar alcune scoperte, pregando et confortando dicti alamani che andassero accorte et ben retenuti, et che advertesseno bene ad le scoperte per renderse sicuri in li casi havessero possuto succedere infine, conducendose ben poco advertentemente. Quando le scoperte tornono a lhoro, admonendoli che se salvassero per esser li inimici vicini ad quello proprio camino, avanti se potessero condur ad loco sicuro furono scoperti dal campo adversario, el quale [113] li vene incontra, et per ben che ipsi alemani per un bon pezo se defendessero gagliardamente, infine foro tractati per forma, che di lhoro ne sono scampati ben pochi, essendo stati li altri o morti o presi. El caso è successo in questo modo et per questi termini, et certamente è stato caso de pernitiosa natura, sì per lo spavento che se ne è concepito tra li altri alemani et fanterie, sì per la autorità et fama quale cresce ad li inimici in questa discesa in Puja, et per li populi, li quali ne veneno ad mancar assai de animo, et ad volere refare una compagnia simile non ce è la aptitudine per molti mesi, et simo ad tal tempo qual se vede, et ad tale stasone. Et, per omni consideratione et respectu, el caso non solo è stato dannoso, ma, in questo tempo et stando queste cosse et la dohana come sta, è etiam periculoso.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





Lucera Fabricio Puja