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      Per lettere de Syo, se intese come il Signor turcho havia mandà uno capitano di alcune fuste chiamato el bigliarbeì di la Morea, per smondolar li corsari.
     
      Item, ch'Erichì turco corsaro era pur in mar, et Camallì a la Porta dil Signor molto honorato.
     
      Item, come il pontifice havia mandato Buzardo [137] per ambasiatore a dito Signor, et etiam re Ferando ne mandò uno altro pur incogniti, si divulgava per voler danari, e che 'l Signor li haveano licentiati senza nulla.
     
      [1496 05 03]A dì 3 mazo, fo divulgato Zuam Jacomo di Traulzi esser zonto di qua da' monti propinquo a Aste, con zente (cavali 400) et pur si parlava di la venuta dil re di Franza.
     
      Item, che Filippo monsignor era zonto in Piamonte a Turin, et intrato come ducha nel duchato. Havia con lui el signor Antonio Maria di San Severino et cinque signori francesi. Et il ducha de Milano temeva di la venuta dil Traulzi, et pur confortava venitiani a voler far vegnir il re di romani in Italia. Et al principio di questo mexe di mazo, fo disputato in pregadi di questa venuta, et se dovevano dar partito al prefato re di romani, et fo ordinato fusse facte bone oratione per le chiesie et monasterii di religiosi, implorando el divino ajuto in tal deliberatione. La qual era di molta importantia. Più volte in pregadi fo consultato tal materia. Erano varie opinione. Alcuni che 'l vegnisse in Italia dagandoli stipendio insieme col ducha de Milano che ne havia gran voglia. Altri non volleva barbari in questa parte, ma darli danari e che 'l rompesse guerra a' francesi a li confini di Bergogna.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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