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      Molti voleva mandarli a Pisa a danno de' fiorentini, altri compiacer el ducha de Milano per meterli a quelli confini dil Piamonte, et fo facto la mostra lhoro li a Lio per Marco Zorzi savio a terra ferma, a questo deputato per collegio, et assà persone li andono a veder.
     
      Manchava zonzer uno altro arsil, et grande odio era tra lhoro, tra lepantini e coronelli, et fo dubitato non si tagliaseno insieme. Alcuni volevano mandarli [146] a Crema, altri a Ravena, fino fusse deliberato quid fiendum. Et a dì 22 dicto, zonse Nicolò da Nona, stava a Zara, provisionato nostro, con cavali 99 lizieri, benissimo in hordine al costume de' stratioti. Li manchava uno el qual era morto venendo per mar et etiam dicti cavali dismontono su Lio. Et poi zonze l'altro arsil a dì 23, ita che erano in tutto stratioti n.° 730. Quello di lhoro fono facto, sarà scritto di soto.
     
      Benché si era quasi certo che il re di Franza non era per vegnir questo anno in Italia, et si haveano mandato exploratori che questo manifestava, pur, perché el ducha de Milano mostrava haver paura, la qual cossa faceva acciò nostri spendesse, al qual più volte, per l'orator nostro, li fo facto intender che stesse di bon animo perché, venendo il re predito, se li opponeria chome fu facto l'anno passato, el si pratichava utrum si dovesse far vegnir questo re di romani in Italia, et fo decreto di far le mostre di tutte le zente d'arme la Signoria nostra haveva, videlicet pagava, che erano a li alozamenti cavali 5694, senza tamen darli altra paga, et ordinato fo farla al primo di zugno.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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