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      Mi fa careze assai et lauda molto la illustrissima Signoria nostra. I nimici pur a Cojonise. El capitano nostro, di ordine dil re se dia transferir di qui vicino per tuor certi altri casteli e potersi insieme conzongersi. Da matina, el signor Prospero e Fabritio preditti, con certe artigliarie et soe zente, vano mia 7 lontan di qui per expugnar uno certo logeto forte con certi francesi dentro. El signor di Pesaro a dì 4 zonse a Fondi. Si atende le zente dil ducha di Ghandia, le qual son molto pegre. La majestà regia jubila di la deliberation di mandar de qui el ducha de Urbino; ma dexidera che 'l sia presto.
     
      [173]Sumario di lettera dil Ringiadori da Napoli, data a dì 8 mazo.
     
      El signor re dovea andar a la expugnatione di San Severo. El marchexe è andato in la baronia de Flumene; doverà fare bona opera, e serà assai in proposito per le cosse di Terra di Lavoro. Li inimici sono a la volta di l'Abruzo, con fede hano pigliato e sachizato Coglionisi terra di qualche conditione, ma non di farne caxo, salvo per chi ha patito. Si judicha volterano in Terra di Lavoro, e, senza dubio, necessità li ha conduti in l'Apruzo. El signor da Pexaro dimorerà in Terra di Lavoro, sì per intender dove si volterà il nimico, sì per la impresa di Gaeta. Si dice diman si partirà don Fedrico, e si spera farà fructo. Le artigliarie sono carichate, et fanti et ogni altra cossa necessaria. È partita l'armata di la illustrissima Signoria, e si trova ad Pozuol. Dio faza quel ajere conforti li amallati, che assà desturbano quella armata.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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