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      Et lì se ne dessemo a più poter, et per il forzo de gente de' nemici, se redusessemo a uno certo ponte sempre combatendo virilmente, avisando vostra illustre signoria che di nostri non ze morto nisuno et feriti puochi, che guarirano. Il danno nostro, si è che mi sono stati presi alcuni homeni d'arme per avergli amazati sotto li cavali, che quando non gli fusse stati morti li cavali non seriano fati pregioni. Il miglior corsiero ch'io havesse m'è stato ferito sotto de più ferite, che non puol guarir. De' nimici sono stati morti parechi valenti homeni, et feriti asaissimi, et morti de lhoro cavalli, et fatti alcuni presoni, infra li quali è morto il magnifico messer Francesco Secho, siché con lhoro sforzo hano puocho guadagnato, et quando i' havesse hauto puocho più de gente, haveria fatto intendere ad vostra illustre signoria altre cose. Tamen, son certo quella intenderà più diffusamente, non solamente da li nostri ma da' nemici, de li portamenti nostri.
      Avisando vostra illustre signoria ch'io non mancharò mai, per quello puocho saper che m'à dato [182] Dio, fin che haverò vita di mantenir la fama grande bracescha, dinotando ancora ad vostra signoria come li nemici mi hanno misso taglia adosso, chi me piglia guadagni 200 ducati, et habia ducati 12 al mexe in vita. Nec plura, sempre humelmente mi ricomando a la illustre signoria vostra.
      Ex Vicopisano 18 madii 1496.
      Il vivere et morir mio, voglio che sia da bono bracescho.
      Subscriptio. De v. illustre signoria fidelissimo servitore,
      JOHAN PAVOL MANFRON, gubernator etc.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





Francesco Secho Dio Vicopisano